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Wednesday, September 30, 2009

Waterworld, recensione



waterworld []

In un mondo ormai in balia degli oceani, quasi totalmente coperto dall’acqua, Mariner (Kevin Costner), un mutante uomo/pesce, veleggia in solitaria a bordo del suo trimarano solcando l’immensa vastità degli oceani e vivendo di baratti di porto in porto.

La sua condizione di mutante ne fa un trofeo molto ambito per un gruppo di sciacalli armati e pericolosi che occupa una zona di mare dove Mariner sta transitando, per complicare ancor di più le cose un gang di pirati, gli Smokers, capeggiata dallo psicopatico e violento Diacono (Dennis Hopper), sono a caccia di una bambina che secondo una leggenda porterebbe tatuata sulla schiena una mappa che condurrebbe dritti dritti alla mitica Dryland, la terraferma.

Imprigionato, Mariner verrà liberato in cambio di aiuto e un mezzo di trasporto sicuro da Helen (Jeanne Tripplehorn) e la sua bambina Enola (Tina Majorino), dopo alcuni giorni di viaggio l’uomo scoprirà che Enola è la portatrice dell’ambita mappa e che gli Smokers sono sulle loro tracce. Così il Diacono rapisce Enola e toccherà a Mariner infiltrarsi nella base marina degli Smokers, una petroliera, liberare Enola e portrala sana e salva alla terra promessa.

La coppia di Kevin, Reynolds e Costner, torna a lavorare insieme dopo gli esordi a base di road-movie generazionale anni’80 di Fandango e le avventurose peripezie di un fascinoso Robin Hood da blockbuster.

Stavolta la coppia investe anima e corpo in un’avventurosa pellicola post-apocalittica alla Mad Max, completamente ambientata sull’oceano con tutte le complicazioni del caso, infatti il regista dovrà fare i conti con una location decisamente ostile, un devastante uragano, l’instabilità delle correnti e tutti i fastidiosi effetti collaterali  di un kolossal marino.

Il film costò qualcosa come 175 milioni di dollari, sforando ripetutamente il budget, in America fu un flop, ma si riprese all’estero, e con i provvidenziali incassi dell’home-video riuscì di poco a coprire le spese di produzione, non mancando però di beccarsi una bella sfilza di Razzie Awards.

Il film soffre di una lunghezza eccessiva, si nota un’eccessiva inclinazione alla spettacolarità come escamotage riempitivo, lasciando lungo la strada tutta un’interessante serie di tematiche appena sfiorate o non pienamente sfruttate, restano un carismatico protagonista, un villain d’eccezione, e un film che nonostante i troppi ammiccamenti, anche visivi, alla trilogia di Mad Max si lascia guardare, dopotutto Reynolds è abituato alle imprese colossali, basta ricordare l’interessante, ambizioso e sfortunato progetto Rapa Nui.



Emanuele Filiberto: “Meglio la tribù che la politica”



“Nella vita bisogna andare dove le persone hanno stima di te e oggi la televisione mi dà più di ogni altra cosa”, dichiara il principe Emanuele Filiberto di Savoia parlando della sua nuova avventura come concorrente a “La Tribù Missione India”. Il vincitore dell’ultima edizione di “Ballando con le Stelle” dopo aver cercato di approdare [...]

Olivia Wilde in Top Shop by Kate Moss



  Olivia Wilde in occasione del Variety 1st Annual Power of Women Luncheon ha indossato un delizioso print dress della collezine di Kate Moss realizzata per il brand inglese Topshop. L’abitino costa appena 125 dollari ma in fatto di stile non ha nulla da invidiare agli abiti di griffe più prestigiose. L’attrice lo ha abbinato ad un paio di decolletè [...]

Associa il vip al costume




Abbiamo scelto alcune star italiane ed internazionali che sono state paparazzate in costume da bagno, sapresti riconoscerle? Mettetevi alla prova con questo divertente test

E.T. l’extraterrestre, recensione



e_t_the_extra_terrestrial_ver3 []Durante un missione esplorativa un gruppo di pacifici alieni, disturbati da alcuni agenti del governo sulle loro tracce, fuggono dalla Terra in fretta e furia e lungo la strada del ritorno perdono un membro dell’equipaggio che si ritrova sperduto e spaventato a girovagare nei pressi di un quartiere alla periferia di San Francisco.

Il buffo e simpatico alieno ha un primo contatto con un ragazzino di nove anni di nome Elliott ( Henry Thomas), che se in un primo momento è spaventato a morte dallo strambo visitatore, si darà in seguito un gran da fare per nasconderlo alla madre e proteggerlo dagli agenti governativi sulle sue tracce.

Il simpatico E.T. stringerà amicizia con Elliott, quest’ultimo chiederà anche il supporto degli altri fratelli, il maggiore Michael (Robert Mcnaughton) e la piccola Gertie (Drew Barrymore). I primi tempi saranno alquanto spassosi ed entusiasmanti, l’alieno mostrerà particolari poteri che coinvolgeranno Elliott in una serie di divertenti imprevisti.

Purtroppo E.T. vuole tornare a casa, ne sente la mancanza e chiede aiuto ad al suo amico per costruire un segnalatore. Il segnale viene così inviato, ma in attesa del recupero il piccolo alieno si ammala gravemente e con lui anche Elliott, che sembra aver sviluppato un legame empatico molto forte con il suo amico extraterrestre.

Il regista Steven Spielberg incanta pubblico e critica facendo sognare un’intera generazione e ponendo le basi di una fantascienza ad altissima fruibilità, che si ciba di cultura pop, vecchia Hollywood e mitologia del sogno disneyano, insomma un perfetto mix di fantascienza e fiaba della buonanotte.

Il cast ci regala una deliziosa Drew Barrymore nel ruolo della piccola Gertie, mentre il film sbanca i botteghini ricevendo un’apoteosi di riconoscimenti, tra questi quattro Oscar, tra i quali uno a John Williams per la miglior colonna sonora e uno al team degli effetti speciali Carlo rambaldi, Dennis Muren e Kevin smith, due Golden Globe, un BAFTA Awards, cinque Saturn Awards e tanto per non farsi mancare nulla anche un Grammy e un David di Donatello.

E.T. l’extraterrestre è la fiaba hollywoodiana per antonomasia, uno dei  capolavori assoluti di Spielberg, memorabile proprio per la connotazione sci-fi che si innesta in un family-movie all’ennesima potenza, dove gli effetti speciali, i protagonisti e le emozioni coinvolgono e commuovono come non mai, riportandoci piacevolmente indietro nel tempo.



Katherine Heigl in verde sul red carpet



Non vi ho raccontato a cosa ho assistito durante la mia honeymoon in California. Un pomeriggio ci trovavamo a Los Angeles a Sunset Boulevard, quando una folla ha attirato la nosta attenzione. Per farla breve, ci siamo trovati davanti alla premiere di The Ugly Truth, il nuovo film con Katherine Heigl e Gerard Butler. Per [...]

cortesie tra Eva Mendes e Nicolas Cage




Come saprete, Nicolas Cage e Eva Mendes sono a Venezia con Il Cattivo Tenente di Werner Herzog, ma non tutti sanno che la spiritosa Eva, probabilmente per colpa dei soliti trampoli che si mette ai piedi, è caduta per terra come…


SFIGOBOY



Attenzione: Il seguente post potrebbe turbare gli animi più sensibili. Si prega la gentile clientela di Eternal Sunshine di munirsi di un secchio dove vomitare o anche di una buona dose di Xanax. Dling-dlong.
 
Dimenticatevi Bruce Banner e Hulk..il vero supereroe mutante c'est moi.

Ma a differenza dell'eroe Marvel, io non muto quando m'incazzo. E nemmeno mi escono artigli di adamantio dalle nocche delle mani (anche se adorerei follemente come super potere).

No, niente di tutto questo.

Io muto quando studio.

Ebbene sì. Un'inesorabile ma imprescindibile mutazione fisica.

Innanzitutto mi crescono i capelli. Non ci crederete, ma la mia evoluzione parte dalla sfera tricologica. Non c'è niente da fare, quando studio mi vengono i capelli lunghi. E la mia naturale chioma fresca e sbarazzina si trasforma in un terrificante toupè degno di Telespalla Bob. E poi non c'è shampoo che tenga: me li posso lavare anche 7 volte al giorno causandomi lesioni cutanee, ma mi rimangono unti e sebacei. Non ce n'è.

La seconda mutazione fisica, che si manifesta intorno al 3° giorno di studio, riguarda la mia epidermide. Non divento verde (ahimè), bensi la mia pelle solitamente di pesca (auhauhauh) si riempie di carinissime bollicine del diametro di un millimetro. Che il buttero sia con me.

L'evoluzione continua questa volta sul piano dell'annullamento di ogni dignità personale. Eh già. In realtà io la dignità e l'autostima l'ho rottamata anni e anni or sono, eppure il degrado psicofisico causa studio è di simpatica rilevanza. Innanzitutto divento pigiama dipendente. Nel senso che diventa realmente una mia seconda pelle. Mi alzo dal letto e nemmeno me lo tolgo: semplicemente lo copro con una felpa e un paio di pantaloni di tuta. E se per caso mi tocca uscire per qualche spiacevole inconveniente, non mi cambio affatto. Il primo giorno questa pelle artificiale può causare irritazione e stato d'ansia, ma dal secondo giorno in poi si rivela per quello che è: uno strato di flanella di morbida e ovattata tranquillità. La cura per il corpo lascia ovviamente il tempo che trova: quando studio dimentico di essere un ragazzo del XXI secolo, ma faccio come se vivessi in una fattoria della normandia medievale: assenza di condizioni igieniche, si mangia quello che si trova (carrube, carote e acqua del rubinetto a colazione), e si risponde a monosillabi alla gente dimenticando la grammatica italiana nonchè la buona educazione.

Il quarto mutamento si verifica lungo le mie dita affusolate da pianista cecoslovacco: improvvisamente diventano salsiccie roventi di carne viva, con piaghe e unghie martoriate (beh divorate lo sono sempre vita natural durante..), e sangue rappreso lungo i punti cruciali. I miei denti diventano aguzzi (un altro mutamento!) e mi traforo le membra anche con i molari. Sado o maso?

La quinta trasformazione è di recente acquisizione: nei primi miei anni di onorata carriera scolastica, lo studio era caratterizzato da una sana alimentazione e da bottiglie d'acqua sempre presenti sulla scrivania onde idratarmi e farmi sentire leggero e pieno di energia. E capitava anche che dopo una settimana/10 giorni di studio, mi ritrovassi anche dimagrito di 2/3 chili. Da un anno a questa parte, invece, le energie le prendo solo in un unico, incontrovertibile modo: mangiando la qualunque. Tutto ciò che sia commestibile (ma anche no..) e a portata di mano (perchè alzarsi dalla sedia comporta un inutile spreco di grassi saturi) diventa cibo. E via con la lievitazione del peso corporeo.

Ma il momento culminante in cui l'evoluzione di Filo arriva al suo apogeo è in sede di esame. Fosse mai capitata una volta in cui arrivassi davanti al docente fresco e rilassato e con un'aria intelligente e sofisticata. No. Io davanti al docente sono inguardabile. Capelli ingovernabili (ve l'ho detto che mi si allungano!!), occhiaie profonde da eroinomane (con annessi occhi impallati e rigorosamente di differenti dimensioni, chissà perchè), un pallore che non è bianco, ma verde (evviva in effetti divento anche io verde!), bocca impastata con fuoriuscita di sputacchi causa effetto cementite, alito pestilenziale causa mancata colazione causa fretta cronica e ritardo, e possibilmente solo in quel momento mi accorgo di aver messo la polo macchiata del vomito del mio cuginetto o di aver abbottonato la camicia con i bottoni tutti spaiati. E ovvio ho dimenticato il libretto universitario a casa.

Sam Raimi..cosa aspetti a scritturarmi!!

Il mio nome è Filo alias Sfigoboy! Da grandi poteri derivano grandi sfighe!

Per farvi comprendere come queste mutazioni hanno proprio caratteristiche misteriose e di provenienza ignota, devo concludere il blog-dramma. Tornato a casa dopo l'esame, mi sdraio sul letto..mi addormento..e quando mi risveglio, un paio d'ore dopo, sono tornato il Filo di sempre. Anche i capelli mi si sono accorciati!! Giurissimo!!

Ora voglio la tutina da X-Men. La voglio, la bramo, la desidero. Con la maschera (ma senza mantello, The Incredibles docet).

Sento già che sto mutando..

 

 



Elisabetta Canalis non sfrutta la notorietà di George Clooney



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In occasione del festeggiamento dei suoi 31 anni, il 12 settembre a Genova all’MTV Day 2009, Elisabetta Canalis ha tenuto la bocca cucita sulla love-story con George Clooney. La show girl non ha risposto a nessuna delle domande dei giornalisti sul…

Justin Timberlake, Colin Hanks, Robert Downey Jr., Halle Berry, Rambo 5, New Moon: novità



New Moon Robert Pattinson - Kristen Stewart

Buon pomeriggio,
diamo un veloce sguardo a tutte le novità che arrivano da Hollywood, riguardanti i film che vedremo prossimamente al cinema.

ATTORI
Justin Timberlake dovrebbe essere uno degli interpreti di The Social Network, il film di David Fincher dedicato a Facebook. L’attore rivestirà i panni di Sean Parker, il co-fondatore di Napster. Mark Zuckerberg, il protagonista, sarà interpretato da Jesse Eisenberg. Per la conferma bisognerà aspettare la firma del contratto.

Colin Hanks, Jeffrey Tambor, Ann-Margaret e Ari Graynor saranno i protagonisti di Lucky, la commedia indipendente, diretto da Gil Cates Jr. Il figlio di Tom Hanks sarà un serial killer che, dopo aver vinto alla lotteria, tenterà di conquistare la donna che ama.

Devon Graye, CJ Thomason e Wes Chatham interpreteranno tre ragazzi attaccati da un gruppo di spaventapasseri soprannaturali nell’horror Husk.

Robert Downey Jr. sarà il protagonista di Cowboys & Aliens, il film diretto da Jon Favreau, basato sui fumetti della Platinum Dunes, che racconta dei cowboy che a metà dell’800 se la devono vedere con gli alieni che provano ad invadere il pianeta.

Il cast di A-Team, il film tratto dall’omonima serie degli anni ottanta, dovrebbe comprendere Liam Neeson, Bradley Cooper e, novità degli ultimi giorni, Quinton “Rampage” Jackson, che rivestirebbe i panni del nuovo P.E. Baracus. Se così fosse, mancherebbe all’appello solo un attore per il ruolo di Murdock.

Charlie Sheen reciterà nuovamente la parte di Bud Fox, in un cameo, nel film Wall Street 2.

Halle Berry prenderà parte al film d’azione Dark Tide, diretto da Clark Johnson. L’attrice sarà un’istruttrice di immersioni che torna ad immergersi dopo che un grande squalo bianco l’ha quasi uccisa.

FOTO DEL GIORNO
In apertura potete vedere una nuova immagine che immortala Robert Pattinson e Kristen Stewart che si scambiano un intenso sguardo in New Moon, il secondo film della Twilight saga, che uscirà il 20 novembre 2009. Qui sotto, invece, potete ammirare il primo teaser poster di Rambo 5: The Savage Hunt, il quinto capitolo del film interpretato da Sylvester Stallone, che dovrebbe essere girato nella primavera del 2010 e rilasciato nel 2011.

Rambo V



Tuesday, September 29, 2009

Sotto la gonna di Paris Hilton…c’è un paparazzo



I paparazzi si sa, sono sempre mal visti per via della loro attitudine a tampinare le celebrità rubando e immortalando ogni attimo della loro vita privata, anche a costo di ledere la loro privacy. In fondo se sei un personaggio pubblico devi fare i conti con questo apsetto poco gradevole della popolarità.Ma a volte si [...]

Milla Jovovich si è sposata



Con una cerimonia privata nella loro casa di Beverly Hills, Milla Jovovich e Paul Anderson hanno coronato il loro sogno d’amore. L’abito da sposa è stato disegnato dalla modella stessa,un semplicissimo abito in seta retto, la damigella era la figlia della coppia, la piccola Ever.Auguri ai novelli sposi!

Pirati!



Pirati dei Caraibi: Ai confini del mondo 
La cosa strana di tutta la trilogia dei Pirati dei Caraibi è che la somma dei singoli aspetti del film è inferiore al loro intrinseco valore. Il soggetto è interessante e divertente, la regia di Verbinski frizzante, la sceneggiatura è buona, veloce e spigliata, le scenografie sono stratosferiche, la fotografia meravigliosa, e gli attori tutto sommato se la cavano. Eppure c'è evidentemente qualcosa che non funziona, perchè mettendo insieme questi ingredienti, il risultato è sempre insoddisfacente. Ma allora cosa non funziona? Facciamoci una domanda, e diamoci una risposta.
Innanzitutto, tutti e tre i film sono eccessivamente lunghi. Al cinema, le dimensioni non contano, non finirò mai di dirlo. 3 ore di durata non significa "raccontare dettagli", non è amore per il racconto, ma anzi, vuol dire non avere le palle per mostrare la propria visione, aver paura di rischiare, di scegliere una strada, di essere significativi. E anche questo terzo capitolo, per quanto sia decisamente più scorrevole del terribile secondo episodio, soffre di questo difetto congenito. E' eccessivo, ridondante, sbrodoloso..in una parola, noioso. Quindi per prima cosa, dare una redbull al montatore e obbligarlo a sforbiciare di una buona mezzora il film. Cioè, i combattimenti son belli, per carità, ma gesù santo, durano così tanto che perdono di spessore, perdono di valore, si confondono in mezzo al casino che creano. Dopo un pò nei hai le palle piene di sti spadaccini del menga..
Altro problema abbastanza spinoso è il sovraffollamento scenico del film: troppo di tutto. Innanzitutto troppi personaggi (alla XmenIII o Spiderman III se preferite...oh cacchio..è la maledizione del terzo episodio!!!). Troppi personaggi significa inevitabilmente che nessuno venga approfondito, e che tutto venga buttato via inesorabilmente: vedi ad esempio la splendida storia d'amore di Davy Jones con Calypso.. poteva essere il cuore del film, poteva essere l'anima e invece.. uno spreco clamoroso. Poi anche i nove pirati della Fratellanza.. personaggi interessanti ma alla fine figurine bidimensionali.. come anche il personaggio di Chow Yun Fat..zero spessore. La tendenza barocca del film si conferma anche nelle scenografie (strepitose però), nei mille set utilizzati, nel set decoration.. tutto splendido, anche se regala allo spettatore una sensazione di rigurgito..non so come dire.. tutto troppo vomitato addosso allo spettatore, una specie di sovraccarico audiovisivo da epilessia estetica.. Certo, non si pretende delicatezza ed eleganza da un film del genere, quindi la mia è una semplice osservazione più che una critica.
Gli attori.
Mi prendo tutta la responsabilità di quanto sto per dire: Johnny Depp fa cagare. E' stucchevole, ripetitivo, macchietta, scontato, irritante.. dove sta la genialità della sua interpretazione!? E' piatto, e il suo personaggio non subisce alcuna evoluzione. Personalmente, un fallimento. Che Orlando Bloom non sapesse recitare invece l'avevamo capito tutti. Keira Knightley al contrario è di una bellezza esorbitante..o meglio, è così telegenica da imbarazzare.. sempre perfetta. E rimane uno dei pochi assi nella manica di questo terzo episodio. Insomma, i protagonisti sembrano essere quasi il punto debole, anche perchè sono assai più interessanti i comprimari: Geoffrey Rush è meraviglioso, ma si sapeva, e Bill Nighty conferma con il suo Davy Jones di aver creato uno dei villain più memorabili di questi anni. Le interazioni tra i tre protagonisti infatti lasciano il tempo che trovano..le schermaglie amorose non convincono, anche se, bisogna dirlo a merito del film, il finale è decisamente atipico e anti Hollywoodiano..
Vorrei fare un'osservazione a riguardo.
!!!!ATTENZIONE SPOILER SPOILER ATTENZIONE!!!!
Cioè, io non so come Elizabeth e Will possano tollerare di vedersi solo un giorno ogni 10 anni..Ero basito. Cioè, se a me dovessero lanciare una maledizione del genere, io mi ucciderei seduta stante. Invece no, Elizabeth l'ha presa bene..è lì che se la ride sulla spiaggia.. MA CE LA FAI!? 10 anni senza la persona che ami..non solo, ma te la fanno vedere dopo 10 anni solo per 24 ore.. metti che hai le tue cose o la febbre.. Boh..io avevo un senso di angoscia dentro infinito. Harakiri al volo, proprio.
FINE SPOILER
 
Pirati dei Caraibi: Ai confini del mondo si fa vedere insomma, e di sicuro rispetto al secondo episodio è un notevole miglioramento. Sta di fatto che ancora una volta non mi ha convinto. Le visuals sono stupende, esteticamente è ineccepibile (anche grazie alla fotografia gigantoscopica di Darius Wolski), alcune sequenze meravigliose (vedere per credere tutta la scena in cui escono dallo scrigno di jones..fenomenale), effetti speciali sempre bellissimi.. Eppure non fa centro, annoia, irrita in alcuni punti, si lascia andare. La prima ora ok, poi per il resto del film ritorna negli stessi difetti della La maledizione del forziere fantasma.
In attesa, ovviamente, del quarto inevitabile episodio.
 
C-


Le star e il bisturi: la chirurgia estetica un trend dello show biz



Le star e la chirurgia estetica, un connubio che procede su strade parallele.A poche settimane dall’inizio del programma “Celebrity Bisturi” condotto da Elisabetta Gregoraci che seguirà passo dopo passo la show girl Brigitte Nielsen nel suo “viaggio” nel mondo della chirurgia plastica per ritrovare a 52 anni un aspetto fresco a gradevole, rinfreschiamoci la memoria [...]

Monday, September 28, 2009

Lebanon, un Leone d’oro contro la guerra



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Ieri come da copione il Leone d’oro della sessantaseiesima Mostra del Cinema di Venezia se lo sono giocato sul filo di lana l’austriaco Lourdes e l’israeliano Lebanon, con la vittoria di quest’ultimo e grande commozione per un atipico e intimista war-movie contro la guerra come principio assoluto.

Dedico questo premio alle migliaia di persone nel mondo che tornano dalla guerra come me sani e salvi. Si sposano, hanno figli ma dentro i ricordi rimangono stampati nel cuore…ringrazio il cast e il produttore -ha aggiunto il regista- Questo magico feeling sullo schermo ha fatto del nostro film un film unico. Viva l’arte del cinema, viva la Biennale, viva Venezia!

Questo è lo spirito che ha animato il vincitore dell’ambito Leone d’oro Samuel Maoz, il regista visibilmente emozionato ha ringraziato la giuria e in particolare il suo presidente, il regista Ang Lee, che ha puntualizzato:

La decisione migliore possibile: eravamo tutti d’accordo, non c’è stata discussione.

NOTE BIOGRAFICHE

Samuel Maoz è un cineasta di Tel-Aviv classe 1962, è praticamente un esordiente, alle spalle Total eclipse documentario girato nel 2000, Maoz gira un film ambientato all’interno di un carrarmato durante la prima guerra del Libano, lui che è stato addestrato comea artigliere a vent’anni racconta l’orrore di una guerra non voluta e combattuta a forza.

Fare questo film è stata una necessità – racconta il regista – dovevo trovare il modo di scaricare una responsabilità. E per farlo non potevo realizzare un film politico, ma un’opera che avesse parlato allo stomaco e non alla testa della gente…Perché in guerra non c’è un buono o un cattivo: la guerra è il cattivo, e gli altri le vittime. E tra le vittime, di tanto in tanto, ci sono anche coloro i quali vengono forzati a prenderne parte: i soldati conoscono la differenza tra bene e male, ma la guerra riesce a trovare una formula atta a giustificare l’orrore, la morte.

LEBANON

Libano, giugno del 1982, quattro soldati, poco più che ragazzi, viaggiano all’interno di un carrarmato attarversando un villaggio appena bombardato dall’aviazione israeliana, Assi, Shmulik, Herztel e Yigal si trovano a fronteggiare una situazione più grande di loro, spaventati e inesperti affronteranno una giornata da incubo che sembra non prevedere alcuna via d’uscita.




Ashlee Simpson in Jill Stuart



Non sono una grande fan della jumpsuit, se non altro perchè non è esattamente quello che si dice un capo pratico (per fare un esempio costringe a spogliarsi completamente quando si deve andare al bagno e garantisco che dopo una serata in discoteca innaffiata da molti drink non è per nulla piacevole). Ad ogni modo Ashlee Simpson [...]

Fiori d’arancio per Amadeus e Giovanna



Si vociferava da un bel pò che il noto conduttore Amadeus fosse alle prese con i preparativi per sposare la sua compagna Giovanna Civitillo e il 12 Luglio, con largo anticipo i due sono convolati a nozze.Le immagini sono state pubblicate in esclusiva da “Diva e Donna” e ritraggono il conduttore ed ex dj con [...]

I Muse beffano Simona Ventura a Quelli che...




La band inglese si è presentata a Quelli Che il Calcio a ruoli invertiti, suonando ognuno uno strumento diverso dal solito, e la Ventura non si è accorta di nulla! Guarda il video!

Jennifer Garner in Gucci



A Los Angeles è arivata una Jennifer Garner in splendida forma per la premiere di “The invention of Lying”.L’attrice indossava un tubino senza spalline e stampa floreale di  Gucci collezione Resort 2010 abbinato ad un paio di decolletè in satin nero di Casadei, un look perfetto per una mamma 37enne, anche se al suo posto avrei aggiunto una [...]

Moebius-Chi bussa alla mia porta?, cortometraggio



Immagine []Oggi vi proponiamo una gradita sorpresa che abbiamo scovato sul web mentre eravamo alla ricerca di qualche interessante cortometraggio da proporvi. Bisogna dire che non se ne trovano moltissimi di cortometraggi horror/splatter degni di questo nome e in questo caso la nostra ricerca si è rivelata fruttuosa.

Moebius-Chi bussa alla mia porta? del regista Nicola Della Pepa parte da un incipit in puro stile Romero, ricercato bianco e nero compreso, per poi raccontarci le peripezie notturne di un ragazzo che occupato a godersi in tv un bell’horror a base di zombie, si ritrova egli stesso assediato proprio da un’orda di famelici cadaveri antropofagi.

Certo la trama non spicca per originalità, ma è proprio questa la peculiarità del genere, saper sfruttare al meglio una vagonata di clichè e stereotipi senza mai prendersi troppo sul serio.

Questo è quello che fa Della Pepa, senza lasciare nulla al caso sciorina citazioni a destra e a manca, lo fa con un talentuoso cattivo gusto da cinefilo horror incallito, le atmosfere retrò de La notte dei morti viventi, le inquadrature sghembe di Raimi, la motosega tanto cara all’Ash di Evil Dead e un finale che omaggia il finale de Il giorno degli Zombie di Romero.

E se questo non bastasse l’originalità è nel miscelare tutto questo con musiche  azzeccate, effetti speciali e make-up decisamente efficaci, tanta passione e un finale per nulla scontato.

Una piacevole sorpresa questo corto horror, più lungo della media, ma visto l’impegno profuso e la notevole qualità del prodotto finale, saranno minuti ben spesi. Naturalmente questo è un cortometraggio riservato ad un pubblico di soli splatterdipendenti.



Assassin's Creed II : da Hollywood al VGame




Assassin's Creed II : da Hollywood al VGame
Notiziario VideoGames - Tutte le novità per PC e consolle.

Sunday, September 27, 2009

Nina Moric a Vero: “Tifo per Belen e Fabrizio”



Pronta per spiccare il volo in India, Nina Moric che fa parte del cast del nuovo reality di Canale5 “La Tribù”, si confessa al settimanale “Vero” e parla sia del suo storico ex che della sua attuale liaison con Massimo Baltimora.“Sì è vero ho tradito Massimo ma me ne sono subito pentita. Io conoscevo da [...]

Luciano Emmer è morto



Luciano Emmer

E’ morto stamattina al policlinico Gemelli di Roma, all’età di novantuno anni, il regista e sceneggiatore Luciano Emmer.

L’uomo, nato a Milano il 19 gennaio del 1918, è diventato famoso per essere stato il padre di Carosello, ma la sua produzione non si limita solo al campo pubblicitario televisivo (indimenticabili gli spot con protagonisti Walter Chiari, Carlo D’Apporto e Dario Fo), ma riguarda anche il cinema per il quale ha realizzato documentari e lungometraggi.

Tra le sue opere ricordiamo Domenica d’agosto (il suo primo lungometraggio), Parigi è sempre Parigi, Le ragazze di Piazza di Spagna, Terza Liceo, La ragazza in vetrina e, dopo trent’anni lontano dalla macchina da presa, i più recenti Basta! Ci faccio un film, Una lunga lunga lunga notte d’amore, L’acqua … il fuoco, Le fiamme del paradiso e Masolino, cortometraggio d’arte del 2008.

Emmer è stato un importante esponente del neorealismo italiano e ha raccolto riconoscimenti in tutto il mondo, come il Golden Globe nel 1952 per Pictura e la placca di Bronzo al Festival di Berlino per Il paradiso Perduto.



E’ ritornato il sereno tra Simona Ventura e Marco Borriello



“Scurdammoce o passat…” sembra lo slogan a cui si attiene Marco Borriello che di recente oltre ad essere paparazzato con compagne sempre bellissime, è stato immortalato accanto ad una vecchia conoscenza con cui i rapporti si erano da un anno a questa parte decisamente incrinati.Il calciatore rossononero rideva di gran gusto e sembrava scherzare allegramente [...]

Lo stile delle modelle: Raquel Zimmermann



Ad aprile scorso la guru Anna Wintour l’aveva annoverata dalle pagine di Vogue tra le modelle più quotate dell’anno, ha sfilato su ogni passerella degna di questo nome e nei giorni scorsi è stata lanciata la campagna pubblicitaria del nuovo profumo di Viktor & Rolf nella quale lei è la ‘gigante’ protagonista.Stiamo parlando della bellissima Raquel [...]

Action Figures, Twilight/New Moon speciale Comic-Con 2009



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Per chi come il sottoscritto, avrebbe tanto voluto essere al Comic-Con di San Diego, ma non ha potuto, dedichiamo uno speciale alle action figures, merchandise e gadget presentati quest’anno alla manifestazione in occasione della presentazione di New Moon, secondo capitolo della saga vampire-romance della scrittrice Stephenie Meyer.

Dopo il salto una bella galleria di foto scattate durante il Comic-Con 2009 dove potrete vedere oltre ad alcune pregevoli statue in resina e tutto l’impressionante merchandise legato alla serie, dalle classiche t-shirt ad un serie di repliche di gioielli e bigiotteria varia fino alle classiche action figures snodabili. Inoltre, se non vi dovessero bastare, potete gustarvi due video pieni zeppi di accessori della Twilight saga!



Saturday, September 26, 2009

Lezioni di Trucco: Come Applicare l’Ombretto Compatto



Una donna bionda applica l'ombretto con un pennellinoDa piccola adoravo pasticciare con i trucchi di mia madre, specialmente ombretti, per creare look pazzi e colorati da cancellare con una passata di struccante. Chi non ha mai avuto questa passione?

Crescendo si fa un po’ lo stesso, sperimentando nuove tinte e sfumature per uno sguardo da favola. Ma per fare esperimenti di successo con l’ombretto, è essenziale conoscere bene le regole principali per l’applicazione di questo cosmetico.

Per esempio, sapevi che per applicare l’ombretto puoi usare le dita, i pennelli o le mini spugnette apposite? E hai mai sentito parlare del fatto che per un risultato perfetto è un must utilizzare tre tonalità di ombretto?

Questo e altro ancora nella lezione di trucco di oggi, dedicata a chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’ombretto o a chi è già esperta ma vuole fare un ripasso.

Tutto dipende dalla formulazione dell’ombretto. Quello compatto in polvere si stende con le dita, con i pennelli o con le apposite spugnette, mentre per quanto riguarda gli ombretti in polvere libera, in crema o fluidi si utilizzando altre tecniche.

Oggi ci concentreremo sull’ombretto compatto in polvere, il più usato e il più semplice da applicare. Seguendo il video che vi propongo in questo articolo, elencherò tutte le fasi e il materiale occorrente per una perfetta applicazione.

Innanzitutto, è essenziale una base per l’ombretto: in commercio se ne trovano diverse, in crema, ma va bene anche un velo di cipria trasparente. Poi avete bisogno di un pennello per occhi, con la forma bombata e le setole morbide e compatte. Oltre a quello, è utile un pennellino per eyeliner per applicare l’ombretto sul contorno occhi in maniera precisa.

Infine, scegliamo tre tonalità di ombretto: la prima deve essere chiara, la seconda di tonalità media e la terza scura. Per un makeup neutro, è importante scegliere tre sfumature della stessa tinta (ad esempio beige, marrone chiaro e marrone scuro).

La tonalità più chiara si applica sull’arcata sopracciliare, appena al di sotto delle sopracciglia; la tonalità media va usata sulla palpebra superiore e su quella mobile, soprattutto verso l’angolo esterno dell’occhio. Infine, la tonalità scura si usa per delineare l’occhio o sulla palpebra mobile per uno sguardo più profondo.

Nel video viene proposto un trucco leggero, adatto a tutti i giorni, dove l’ombretto chiaro viene applicato anche sulla palpebra mobile mentre l’ombretto scuro serve solo per tracciare il contorno occhi. Vediamo insieme quali step bisogna seguire per ottenere questo look.

Prelevate l’ombretto in polvere chiaro con il pennello da occhi, e battete il manico sulla confezione per eliminare il prodotto in eccesso. Poi, con movimenti leggeri e rapidi, applicate l’ombretto sulla palpebra mobile e al di sotto dell’arcata sopraccigliare.

Ora prelevate l’ombretto della tonalità media e realizzate un’ombreggiatura sulla palpebra mobile e su quella superiore, disegnando un piccolo sbuffo verso l’esterno dell’occhio nella piega palpebrale. Utilizzando nuovamente l’ombretto chiaro, riempite la palpebra mobile sfumando la tonalità chiara e scura.

Infine, usate l’ombretto scuro e applicatelo con un pennellino sottile da eyeliner sul contorno occhi, sopra e sotto, in modo da dare profondità allo sguardo. Sfumate il tratto con l’altro pennello o con una spugnetta e completate il look con il mascara: ecco fatto!



Il Topless e il Lato B di Brigitta Boccoli



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In totale relax nelle acque di Ponza, Brigitta Boccoli e il marito Stefano Nones Orfei, si godono quest’ultima parte d’estate. In barca, tra le onde e con il caldo che fa, Brigitta si lascia andare al topless, e proprio mentre