Allora, il secondo colloquio è andato.
Si, non farò mai il battitore d'asta..ho capito che quella era solo una proiezione mentale, una mia fantasia ludica. In realtà il posto è sempre nel settore marketing d'assalto, cosa in cui sono portato tanto quanto Annamaria Franzoni è portata a fare la babysitter. Insomma, non avrò mai il martelletto in mano. Il che toglie ogni senso a questa esperienza formativa.
Il tizio che mi ha intervistato, una versione provincialotta di Lapo Elkann, una specie di 30enne cocainomane che va all'Hollywood con il Porsche Cayenne e beve Crystal mentre va a trans (e fa contemporaneamente tutto ciò), mi è anche sembrato super entusiasta di me. Il che conferma la tesi cocaina+Crystal. No perchè io non mi assumerei mai come PR. Poi nel mondo dell'arte..cioè, no way. Io che ho sempre pensato che Monet e Manet fossero la stessa persona con un errore di battitura sul libro di testo (ogni riferimento a fatti o persone non è puramente casuale).. Direi di no.
Comunque (da oggi è possibile iniziare le frasi con comunque) stamattina ho comprato la macchina nuova. Potevo scegliere tra il BMW X5, la Mercedes CLK, l'Audi TT e la Fiat 600. Ho scelto quest'ultima, perchè le altre mi sembrano troppo pretenziose e non voglio fare la figura dello sborone.
Ci tengo a mantenere un profilo basso.
Scusate i cambi repentini di argomento e la mia scrittura nervosa, che so che da fastidio ad alcuni di voi (vedi commenti post precedente), ma in realtà la mia è una scrittura poetica come Virginia Woolf: cioè, avete mai letto Gita al Faro o qualcosa di suo? Cioè, provate a negare che non scriviamo uguale. In effetti meriterei il Nobel per la Letteratura, farò un esposto al Signor Nobel di Copenhagen.
Sta di fatto che ieri, dopo il colloquio, ho pensato che vorrei fare come Erin Brockovich. Tipo che resto povero fino ai 40 anni, per poi scoprire improvvisamente di avere un'abilità innata in qualche disciplina (avvocato, chirurgia cardiovascolare, genio degli scacchi, pornodivo ecc) e diventare multimiliardario.
E poi fanno un film su di me. Ma soprattutto voglio diventare Erin Brockovich per pronunciare le immortali parole: "Si, sexy uh? E che ne dici di questo come numero uh? 6. Sono gli anni dell'altra mia figlia. 8, E' l'età di mio figlio. 2, è il numero delle volte che sono stata sposata - e divorziata. 16, è il numero dei dollari che ho sul mio conto in banca. 850-3943. Questo è il mio numero di telefono, e con tutti i numeri che ti ho dato, penso che ZERO sia il numero delle volte che mi chiamerai". Che Diva. Diva e Donna.
Che poi, tra parentesi, ieri ero a Brescia e ragazzi, non ho mai visto una città con più extracomunitari. No davvero, uno spasso. Sull'autobus ho pure fatto a gara con una ragazzina cicciona di colore con le treccine a chi facesse più mossette da ghetto queen. Però ha vinto lei, mi ha fatto uno schiocco di dita davanti alla faccia che mi ha steso. Dovrò ripassare guardando Can't Hold us Down per una dozzina di volte. Lasciatemi solo con i miei stereotipi.
Tornando al lavoro, stavo pensando che potrei anche inventarmene uno. Tipo quello che si è inventato di fare il dogsitter. Ecco, potrei inventarmi qualcosa, se proprio la mia carriera di inturgidacapezzoli vips (che rimane la mia massima aspirazione, sappiatelo) non decolla. Che ne so.. pettinare le bambole. Tipo la Mattel potrebbe pagarmi per pettinare le Barbie e le Winx e valutare la resistenza dei bulbi piliferi delle suddette.
Guardate che è un lavoro faticoso, non tutti reggerebbero lo stress.
Anzi, io proprio mi assumerei come pettinatore di bambole.
La concorrenza si fa minacciosa.
E comunque bella mia, non credere di poter battere Filo.
Se vuoi la guerra..che guerra sia.
Primo Round: I Mini Pony.
Ready? FIGHT!
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