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Sunday, August 9, 2009

ETHAN HUNT RULES



M:I:III
Semplicemente perfetto.
Si spegne leggermente verso gli ultimi 15 minuti, ma Mission Impossible III diventa comunque l'action movie con cui dovranno confrontarsi i nuovi film d'azione a venire.
Questo film è il True Lies del nuovo millennio.
 
Attenzione però: non dovete chiedere al film altro che pura azione. Non ha le pretese drammatiche e tragiche di un The Bourne Supremacy (che a livello cinematografico rimane di fatti superiore). Ma offre quello che promette: due ore di intrattenimento e distruzione di massa.
Rispetto ai primi due episodi della saga di Ethan Hunt, questo terzo appuntamento fa un notevole passo in avanti, grazie (finalmente) ad una straordinaria intuizione del geniale regista: la trama non interessa più. Mentre i primi due film si ingarbugliavano e si ingolfavano in trame prive di qualsiasi logica, e talmente intasate da diventare incomprensibili (ho visto il primo Mission Impossible una decina di volte e tutt'ora non ho capito di che cazzo parli..), questo terzo abbandona ogni pretesa di spiegazione e rende tutto estremamente lineare, comprensibile e godibile. Oltretutto inserendo uno dei più fantastici e leciti "McGaffin" degli ultimi anni: non sapremo mai in cosa consista quella "zampa di lepre" che Ethan va cercando in giro per il mondo, e non ci interessa più di tanto.
Quello che conta è l'azione.
 
Come King Kong lo scorso anno, anche questo film apre una nuova dimensione al cinema d'azione realistico. Alcune sequenze entrano di diritto nell'olimpo cinematografico dell'action movie: dalla liberazione dell'ostaggio che apre il film, la sequenza sul ponte, i salti dai palazzi, lasciano tutte a bocca aperta per la loro potenza e lo straordinario impatto. E' davvero la mission impossible definitiva. Lo stile risente ovviamente moltissimo delle esperienze televisive del regista JJ Abrams (da Alias a Lost), con sequenze mozzafiato, cambi di identità e colpi di scena a raffica. L'ottima regia è poi tenuta in piedi da una fotografia straordinaria, un uso smodato e interessante delle steadycam e di impossibili dolly (finalmente ridotti ad uno solo gli insopportabili ralenti di John Woo) e una colonna sonora di Michael Giacchino da urlo.
 
Tom Cruise, devo ammetterlo, è di una presenza scenica da far paura. Finchè continuerà a recitare così, penso possa permettersi tutte le pazzie di questo mondo. Ma non aspettatevi un Ethan Hunt che kickka asses impavido e coraggioso: in questo film è molto più umano e meno manichino rispetto ai precedenti episodi. La storia sentimentale con la bella Michelle Monaghan (un clone di Katie Holmes..ma questo è un altro discorso), che comunque ha uno spazio molto limitato, ha il compito di sciogliere la tensione e di mostrare il lato più quotidiano (e tormentato) del nostro eroe.
Il resto del cast comprende alcuni tra gli aficionados di JJ Abrams come Keri Russell (di Felicityiana memoria), e alcune new entry, da Johnathan Rhys Meyers alla strepitosa Maggie Q a Billy Crudup. Stupendo il cattivo Philip Seymour Hoffman, che dimostra di non aver preso un Oscar a caso: anche in un folle film d'azione ci mette tutta la professionalità e la bravura di cui è capace, senza adagiarsi sugli allori (Halle Berry..sto parlando con te). Tutti particolarmenti ispirati e soprattutto di una fisicità e di un'abilità sorprendenti.
A parte dunque un finale abbastanza moscio, e "una soluzione" piuttosto veloce ed insipida rispetto alla meraviglia che suscitano le due ore precedenti, Mission Impossible III  si rivela da subito un appuntamente imprescindibile e diventa già un "instant classic", non solo per chi ama l'azione, ma per tutti gli amanti del cinema bigger than life.
 
E un'ultima cosa: sentivo in sala molte lamentele e risatine sull'inverosimiglianza del film, la non credibilità delle sequenze, ecc ecc. Io queste critiche proprio non le capisco: innanzitutto stai vedendo MISSION IMPOSSIBLE, e scommetto il culo che se fosse stato un veritiero film d'azione neorealista, senza quelle scene che tanto ti disgustano per la loro non veridicità, ti saresti annoiato come alla cresima di tuo cugino. Secondo: il film si chiama Mission IMPOSSIBLE e non Mission Cresim di My Cugin. Quindi che sia impossibile e over the top penso tu possa immaginarlo fin da quando compri il biglietto. Se non sei d'accordo vai a vedere Pieraccioni che è meglio. Terzo: domani ti porto a vedere un documentario realista sulle condizioni di vita delle popolazioni tribali mongole in bianco e nero sottotitolato. Spero tu ti diverta.
 
Insomma, M:I:III è da vedere e godere per quello che è. Liberate la mente, siate un pò bambini, entusiasmatevi per la meraviglia e sarete più che soddisfatti.
 
VOTO: B
  


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